Mobilitazione proclamata per 1,5 milioni di lavoratori. I motivi e le ragioni nelle comunicazioni di Filcams Cgil, Uiltucs Uil, Fisascat Cisl.
Per il lavoratori del turismo, circa 1,5 milioni di addetti, i contratti di lavoro sono al palo da ben due anni. A denunciarlo congiuntamente sono state le organizzazioni sindacali di categoria Filcams Cgil, Uiltucs Uil, Fisascat Cisl che, anche per questo, hanno annunciato d’aver proclamato lo sciopero generale nazionale del settore per mercoledì 15 aprile, ad appena due settimane dell’inizio dell’Expo. Secondoi sindacati, è da due anni che i contratti di lavoro non vengono rinnovati a causa delle scelte, da parte delle parti datoriali, di voler scaricare la crisi economica sulle spalle dei lavoratori del settore del turismo. In particolare, le trattative per il rinnovo del contratto di lavoro sono ferme da due anni in quanto è stato chiesto ai lavoratori di fare delle rinunce in materia di permessi, di scatti di anzianità e, tra l’altro, anche sulle indennità di malattia. Il segretario nazionale della Filcams Cgil, Cristan Sesena, ha inoltre dichiarato che “senza uno sblocco della vertenza sul rinnovo dei contratti di lavoro la mobilitazione del settore non si fermerà solo al 15 aprile del 2015, ma continuerà andando ad interessare anche il periodo delle Expo e, all’occorrenza, anche quello del Giubileo straordinario indetto da Papa Francesco”.
Quella scelta per lo sciopero nazionale degli addetti del turismo non è una data a caso visto che il 15 aprile sarà un giorno di grande mobilitazione in tanti Paesi del mondo. In accordo con quanto mette in risalto la Filcams Cgil con una nota, infatti, per il 15 aprile del 2015 i sindacati mondiali hanno proclamato una giornata di lotta a difesa dei diritti e della dignità di quei lavoratori che sono occupati nei fast food.