Rider: Le piattaforme costrette a svelare la logica del loro funzionamento

Con una innovativa decisione adottata lo scorso 20 giugno il Tribunale di Palermo ha costretto una multinazionale del food delivery a spiegare il sistema di assegnazione delle consegne dei rider.
A conclusione di un processo per condotta antisindacale promosso da Filcams, Nidil e Filt Cgil il Tribunale di Palermo sancisce un nuovo importante diritto nel percorso da tempo intrapreso per il pieno riconoscimento del valore del lavoro dei rider.
Glovo è stata costretta disvelare la logica e i meccanismi di selezione con i quali opera Jarvis, l’algoritmo che distribuisce le consegne nella rete dei rider della piattaforma.
Il Tribunale ha adottato l’innovativa decisione che impone di rendere comprensibile l’algoritmo spiegandone il funzionamento, negando che il segreto industriali paralizzi il diritto alle turnazioni dei sistemi gestionali automatizzati.
Grazie alle azioni di Nidil, Filcams e Filt i rider hanno oggi diritto a conoscere i criteri che determino il conferimento degli ordini, la disconnessione e la perdita delle possibilità di lavoro.
È una vittoria fondamentale che segna un importante traguardo in quanto solo la piena conoscenza dei sistemi automatizzati e delle piattaforme informatiche consente di comprendere a pieno e contrastare la logica di precarizzazione del lavoro che comprime i diritti dei rider relegandoli in una sorta di cottimo digitale.
Il sindacato da sempre afferma che solo una vera contrattazione dell’algoritmo, delle nuove tecnologie applicate al lavoro consenta forme di occupazione stabili, trasparenti e dignitose.
È una vittoria di civiltà giuridica che premia gli sforzi per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori del nuovo capitalismo digitale commentano con soddisfazione Nidil, Filcams e Filt Cgil.