Friuli Venezia Giulia: Il Terziario sfida la crisi

Sale la fiducia, crescono i ricavi, migliora il rapporto con le banche e la situazione occupazionale, ma il saldo di fine anno tra le imprese aperte e quelle cessate nel terziario del Friuli Venezia Giulia sarà negativo: lo dice l’analisi dei dati relativi al secondo trimestre 2015 realizzata da Confcommercio FVG in collaborazione con Format Research.

L’indagine mette in luce molte positività e ci fa capire che l’economia del Friuli Venezia Giulia comincia a guarire. Il focus riguardante aprile, maggio e giugno 2015 indica una crescita del tasso di fiducia delle imprese del terziario del FVG sia con riferimento all’andamento dell’economia italiana, sia per quanto riguarda la propria attività. A ciò corrisponde un aumento dei ricavi sia in termini congiunturali che in chiave prospettica.

I consumi, che sono ancora lontani dai livelli precedenti alla crisi, nella regione sono leggermente superiori alla media italiana. Mentre continua a crescere la capacità delle imprese del terziario di far fronte ai propri impegni finanziari, diminuisce leggermente la percentuale di quelle che hanno chiesto (-0,2 per cento) e hanno visto accolta (+0,6 per cento) dalla banca la richiesta di un fido.

Preoccupano invece le stime riguardanti il saldo tra le imprese del terziario iscritte e cessate nel corso dell’anno: -1.088, su un saldo totale di -3.416 in tutti i settori. Entro i primi mesi del 2016 la Regione dovrebbe avviare percorsi di specifiche linee contributive per l’ammodernamento delle strutture commerciali nei centri storici del Friuli Venezia Giulia.