Fondo Fon.Te. aperto dal 1° luglio anche ai “somministrati”

Si apre una nuova fase per la previdenza complementare dei lavoratori in somministrazione: lo scorso 23 aprile  Fon.Te – il fondo pensione complementare dei lavoratori del terziario, commercio, turismo e servizi – ha infatti modificato il proprio statuto aprendo anche ai lavoratori somministrati la possibilità di iscriversi al fondo stesso, a partire dal prossimo 1° luglio.

Si avvia a conclusione, con questo atto, un percorso complesso di confluenza – su cui si sono impegnate fortemente le organizzazioni sindacali dei lavoratori in somministrazione NIdiL Cgil, FeLSA Cisl, UILTem.p Uil – teso a garantire ai  lavoratori somministrati la previdenza complementare, dopo la decisione della Covip di sciogliere Fontemp – fondo per i lavoratori in somministrazione che ha iniziato ad operare nel 2011 – per non aver raggiunto un numero minimo di adesioni.

Dopo una fase transitoria, che porterà i lavoratori già iscritti a Fontemp a decidere se mantenere o meno la propria adesione alla previdenza integrativa anche nel nuovo fondo, a partire dal 1° luglio sarà possibile iscriversi a Fon.Te.

L’iscrizione a Fon.Te sarà consentita a tutti i lavoratori in somministrazione con contratto a tempo determinato e indeterminato, ai quali la bilateralità del settore della somministrazione garantirà per tutta la vigenza del CCNL della somministrazione il finanziamento delle posizioni individuali secondo quando previsto dall’accordo sottoscritto da NIdiL, FeLSA, UILTem.p e Assolavoro nel febbraio scorso.

In particolare ai lavoratori in somministrazione assunti a tempo determinato e indeterminato viene riconosciuto: un contributo base pari all’1% della retribuzione per il calcolo del TFR nel periodo di riferimento (a cui si aggiunge l’1% del datore di lavoro anche questo finanziato dalla bilateralità); un contributo integrativo pari a quanto già versato in termini di contribuzione base, per tutto il periodo lavorato.

Inoltre solo per i lavoratori a tempo determinato un contributo forfettario aggiuntivo pari a: 320 euro per missioni di lavoro nell’anno fino a 104 giorni; 160 euro per missioni di lavoro nell’anno comprese tra 105 e 164 giorni; 100  euro per missioni di lavoro nell’anno comprese tra 165 e 334 giorni.

Anche i lavoratori assunti a tempo indeterminato ma momentaneamente in disponibilità hanno diritto al finanziamento del contributo base dell’1% calcolato sul Tfr dell’ultima missione (più 1% datore di lavoro). Inoltre anche la quota associativa prevista da Fon.Te sarà a carico della bilateralità.

In pratica il lavoratore potrà finanziare la propria previdenza complementare soltanto con il Tfr maturando.

I sindacati ritengono che aver mantenuto nella disponibilità dei lavoratori in somministrazione la possibilità di costruire il proprio futuro previdenziale sia una grande opportunità: “Da una parte perché alla previdenza pubblica si affianca quella complementare – spiegano i sindacati in una nota –  dall’altra perché rimane nella scelta dei lavoratori la possibilità di cogliere i vantaggi che offre la bilateralità della somministrazione, frutto della contrattazione collettiva di settore, e di valorizzare al meglio il proprio risparmio previdenziale”.