Confcommercio: “Senza impresa non c’è Europa”

“Senza impresa non c’è Europa, senza sviluppo non c’è impresa”: è questo il titolo e il filo conduttore del Manifesto per l’Europa, predisposto da Confcommercio, in vista delle elezioni del nuovo Parlamento Europeo, che riassume le istanze e le aspettative delle imprese del terziario di mercato italiano.

“Il prossimo Parlamento Europeo – si legge nel documento – sarà chiamato a nuove e più grandi responsabilità rispetto al passato: i prossimi cinque anni, infatti, saranno decisivi per il futuro dell’Unione Europea e per la sua sostenibilità e condivisione da parte di tutti i popoli europei. E decisiva sarà anche l’azione dell’Italia, che assumerà la presidenza dell’Unione in un periodo caratterizzato dal rinnovo delle sue Istituzioni”.

Il primo obiettivo dell’Ue dovrà, dunque, essere il superamento della crisi che ha colpito l’economia in una dimensione inaudita.

Tra le priorità indicate da Confcommercio: la valorizzazione delle imprese del commercio, del turismo, dei servizi, dei trasporti e della logistica tramite politiche di sviluppo e investimenti che ne accrescano la competitività; l’armonizzazione del mercato interno e dei regimi fiscali degli Stati membri per garantire un contesto di concorrenza leale tra tutte le imprese e tutti i settori economici; la semplificazione e la stabilità dell’assetto normativo anche a vantaggio delle imprese meno strutturate e di più piccole dimensioni; la revisione della direttiva Bolkestein; la centralità delle città e dei territori per la crescita e lo sviluppo.

E poi ancora: la salvaguardia del pluralismo distributivo e il contrasto alla desertificazione commerciale dei centri storici e delle periferie; la valorizzazione del turismo e del patrimonio storico, artistico e culturale; la facilitazione dell’accesso al credito; la modificazione e l’agevolazione dell’utilizzazione dei fondi strutturali; la revisione dei parametri di Maastricht; l’istituzione del marchio di origine dei prodotti; la lotta alla contraffazione e alla criminalità; lo sviluppo di sistemi e reti di trasporto e logistica che garantiscano l’accessibilità ai diversi mercati; il completamento dell’apertura alla concorrenza del trasporto ferroviario e del trasporto pubblico locale; il sostegno all’innovazione nel terziario di mercato e alla digitalizzazione delle imprese.

(fonte: TMNews)